Home Cronaca Truffe con buoni postali, non era dipendente “infedele” ma condannati altri tre

Truffe con buoni postali, non era dipendente “infedele” ma condannati altri tre

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Caltanissetta – Lui, ritenuto basista e dipendente infedele all’interno degli uffici postali, alla fine ne è uscito indenne. È stato il solo assolto nel procedimento a quattro imputati tirati in ballo per presunti imbrogli con buoni postali.

È il sancataldese Giuseppe Gloria, 38 anni – difeso dall’avvocato Giuseppe Giardina – dipendente dlel Poste finito sul banco degli imputati per rispondere di peculato, reato poi derubricato in truffa, oltre che di falsità ideologica.

Per lui anche l’accusa ha chiesto l’assoluzione perché non si sarebbe raggiunta la prova della sua collaborazione con il resto degli accusati. Gli stessi che, invece, sono stati condannati.

A cominciare – seguendo un ordine per entità della pena – dal trentenne Salvatore La Mattina al quale sono stati inflitti 5 anni di carcere, il cinquantunenne Luigi Cassaro  con 3 anni e 6 mesi e il quarantasettenne Francesco Liuzza con 2 anni e 516 euro di multa.

 I tre – difesi dagli avvocati Giacomo Vitello, Calogero Meli, Angela Porcello,Carmelo Casucci e Settimo Biondi – passando anche per assoluzioni parziali da qualche capo, sono stati chiamati a rispondere a vario titolo, di falsità materiale e ricettazione.

I fatti che sono stati al centro del dibattimento risalgono a otto anni addietro. In particolare tra maggio e ottobre del 2011.

In quei mesi sarebbero stati scambiato buoni postali per 230 mila utilizzando documentazione falsa e riproduzioni fedeli degli stessi titoli.

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