Caltanissetta – È l’ex primario di neurochirurgia dell’ospedale Sant’Elia, il medico arrestato per truffa dai carabinieri del Nas di Palermo.
L’ordinanza, con il beneficio degli arresti domiciliari, è stata applicata all’attuale primario del Civico di Palermo, Natale Francaviglia, in passato primario all’ospedale nisseno.
Oltre il medico i provvedimenti cautelari hanno interessato anche di un coordinatore infermieristico, un infermiere e un agente di commercio di protesi sanitarie.
A loro carico la procura di Palermo ha ipotizzato i reati, a vario titolo, di concorso in reato continuato di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, falsità ideologica aggravata commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, abuso d’ufficio.
È attraverso pedinamenti, ispezioni, intercettazioni che è stata smascherata la presunta organizzazione che avrebbe truffato il servizio sanitario.
Il sistema, secondo la ricostruzione investigativa, sarebbe stato lineare. Perché sarebbero stati falsificati i registri di carico e scarico delle protesi utilizzate negli interventi di chirurgia cranica e della colonna vertebrale.
Più in dettaglio sarebbe stato dichiarato l’uso di dispositivi medici in numero notevolmente superiore rispetto a quello realmente impiantato sui pazienti nel corso degli interventi chirurgici.
Ma non è tutto,. Perché sempre secondo gli inquirenti, il direttore di unità, con la compiacenza di altri medici ed infermieri del suo reparto, avrebbe fatto bypassare ai propri pazienti privati, a pagamento, le liste d’attesa per gli interventi chirurgici, facendoli figurare come se avessero seguito le normali procedure istituzionali di ricovero.
Tra le pieghe dell’indagine è stato pure disposto il sequestro preventivo di oltre 43 mila e 700 euro, che rappresenterebbe l’equivalente della truffa.
La misura patrimoniale ha interessato anche rispettivamente un infermiere dello stesso Civi di Palermo e l’amministratore della società fornitrice delle protesi.