Home Cronaca «Ucciso perché maltrattava la compagna», nuovo processo per un imputato

«Ucciso perché maltrattava la compagna», nuovo processo per un imputato

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Caltanissetta – Torna alla sbarra per rispondere di un suo presunto coinvolgimento in un omicidio. Contestazione che in primo grado gli è già costata la condanna.

Sul banco degli imputati torna il gelese Orazio Rolletto che nel precedente passaggio in aula, celebrato con il rito abbreviato, è stato condannato a dieci anni di reclusione. E in più gli è stato imposto il pagamento dei danni in favore dei familiari della vittima che si sono costituiti parti civili.

Verdetto di colpevolezza, quello pronunciato nei suoi confronti, legato al delitto di Crocifisso Sartania, ucciso un quarto di secolo fa.

Lui avrebbe pagato con la vita i maltrattamenti riservati alla sua compagna, sorella di uno dei quattro imputati del primo processo. Tre di loro, poi, sono stati assolti.

Questa, almeno, è stata la ricostruzione dagli inquirenti ma anche la versione fornita ai magistrati da alcuni collaboratori di giustizia.

Una vicenda dietro la quale – secondo la tesi dei magistrati – aleggerebbe in qualche modo la mano della mafia. E che adesso, almeno per l’imputato che ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, riapproderà in aula.

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