Caltanissetta – Tenta di fare entrare droga in carcere. Di portarla al marito detenuto nel carcere di San Cataldo. Ma è stata scoperta e arrestata.
Sono stati gli agenti di polizia penitenziaria a smascherarla. Lei è stata arrestata e la sostanza è stata sequestrata.
«Questo ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti, scoperto e sequestrato in tempo dall’alto livello di professionalità e attenzione dei baschi azzurri di San Cataldo, a cui vanno le nostre attestazioni di stima e apprezzamento, evidenzia una volta di più come sia reale e costante il serio pericolo che vi sia chi tenti di introdurre illecitamente sostanze stupefacenti in carcere», è l’analisi segretario nazionale per la Sicilia del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, Calogero Navarra.
È poco prima di mezzogiorno che il gruppo colloqui della polpen ha perquisito una donna trovandole addosso un piccolo quantitativo di droga. Era sistemata all’interno di una borsa e sarebbe stata destinata al compagno rinchiuso in cella.
«Ogni giorno la polizia penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex – una droga sintetica che viene utilizzata anche al Sert per chi è in trattamento – sono quelle che più diffuse e sequestrate dai baschi azzurri», ha aggiunto Navarra.
«Brillante l’azione della polizia penitenziaria di San Cataldo che ancora una volta dimostra di essere garante della legalità all’interno dell’istituto di pena, nonostante le precarie e critiche condizioni operative», ha osservato Donato Capece segretario generale dello stesso sindacato Sappe.