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Quali prospettive per l’apertura di un casinò in Sicilia?

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La passione per il gioco è fortissima in Italia. Il Bel Paese è, infatti, la nazione europea con la più alta spesa pro capite destinata al gioco. Il fenomeno ha radici storiche e culturali molto profonde, che si perdono nei secoli. Il gioco, in forme e modalità differenti, si è diffuso più o meno uniformemente su tutto il territorio nazionale. L’Italia anche da questo punto di vista vanta una grandissima varietà di usi locali. Basti solo pensare a come ogni regione italiana abbia particolari mazzi di carte e particolari tipi di giochi a queste legati. Negli ultimi anni, la diffusione di sale da gioco e il gioco online ha dato nuova linfa a tutto il settore, rappresentando di fatto uno dei mercati più importanti a livello globale.

Stupisce apprendere che, in un contesto solo questo, siano solo tre i casinò terrestri attivi in Italia. Questi sono situati tutti ai confini settentrionali del paese. Nello specifico, si tratta del Casinò Municipale di Sanremo, il Casino de la Vallée a Saint Vincent e il Ca’ Vendramin Calergi a Venezia. Il Centro, il Sud e le Isole restano completamente scoperti. Il dato ha fatto lungamente discutere negli ultimi anni e solleva domande alle quali ancora non si sono trovate risposte definitive.

La Sicilia, ad esempio, stando ai dati raccolti nel 2019, è la regione in cui risiede l’11% dei giocatori italiani. La Trinacria registrerebbe, infatti, un terzo posto su scala nazionale per numero di giocatori sul territorio, subito dopo Campania e Lombardia. Non solo, ma la Sicilia è anche un’isola che gode di un immenso potenziale turistico, che potrebbero essere implementato attraverso il lancio di nuove attrazioni. Il settore turistico ha vissuto un forte periodo di crisi nel 2020 e oggi cerca un grande rilancio. Il gioco attirerebbe sicuramente nuovi turisti, soprattutto utenti di fascia alta e medio-alta, disposti a spendere ingenti cifre durante le loro vacanze. Si discute quindi di nuovo dell’opportunità di aprire una sala da gioco sull’isola.

In particolare, negli ultimi anni si è discusso dell’opportunità di aprire un casinò nel castello Utveggio di Palermo, sul Monte Pellegrino. Si riaccende anche il dibattito in merito all’apertura di una sala da gioco a Taormina, o meglio, di riaprire lo storico casinò locale. Il casinò di Villa Mon Repos a Taormina era un tempo una vera e propria icona della dolce vita siciliana. Qui negli anni Sessanta si recavano mostri sacri del cinema hollywoodiano come Cary Grant e Marlene Dietrich. La sala da gioco, gestita dal commendatore Domenico Guarnaschelli era un ritrovo del jet set internazionale. Nel 1965 però, lo stato italiano negò il rinnovo della licenza della sala da gioco, rendendo inevitabile la sua chiusura. Oggi Villa Mon Repos è un hotel extra-lusso, ma in molti hanno chiesto di riaprire un casinò nei suoi locali.

Il gioco online ha sicuramente rivoluzionato il settore del gaming, ma i casinò terrestri continuano ancora oggi ad avere la loro forza attrattiva. In particolare, le sale da gioco europee stanno puntando molto sulla loro identità più classica, sull’eleganza degli ambienti e la raffinatezza dei loro servizi, senza rinunciare alle novità provenienti dal mercato internazionale. Si diffondono nuovi giochi, in particolare quelli elettronici. Tuttavia, un gioco che resta sempre molto amato è quello della roulette. Questo gioco rappresenta una vera e propria icona del casinò e dei suoi riti. Il croupier proclama “Les jeux sont faits. Rien ne va plus” e gli astanti osservano trepidanti la ruota che inizia a girare. Il fascino di questo gioco non tramonta mai, tanto che i casinò lo stanno proponendo in nuove modalità. Oggi grazie a Internet diventa sempre più semplice accedere a piattaforme di roulette online, giocando anche in diretta su tavoli live. Classico e tecnologia si incontrano, con ottimi risultati. La soluzione sembra infatti proprio essere questa: coniugare la tradizione, il gusto e le particolarità locali con la tecnologia e le novità del mercato globale.

I sostenitori dell’apertura di una sala da gioco in Sicilia portano spesso l’esempio di Malta. L’Isola dei Cavalieri è infatti a sole due ore di traghetto dalla Sicilia. Molti turisti che passano le loro vacanze in Sicilia si recano poi a Malta per giocare. Oggi a Malta il gaming vive un momento d’oro. La piccola isola offre diverse sale da gioco, nonché un regime fiscale agevolato per tutte le attività legate a questo settore. In pochi anni è diventata un punto di riferimento internazionale per i giocatori di tutto il mondo. Il mercato del gioco maltese oggi vale il 13,6% del prodotto interno lordo di tutta l’isola e genera oltre 7.000 posti di lavoro. È possibile applicare il modello maltese all’economia siciliana? No, la realtà siciliana è molto diversa da quella maltese. Tuttavia, l’idea di pensare un nuovo modello di turismo, che comprenda anche il mercato del gioco resta sempre di grande attualità.

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