Palermo – In Sicilia si mangia bene e tanto, non un tanto generico o relativo ma assoluto, esagerato. Così nel palermitano se dici pesce in abbondanza, inevitabilmente, qualcuno risponderà Sferracavallo, frazione distante 15 km dal capoluogo che pullula di locali specializzati nella preparazione di pietanze marinare con un unico comune denominatore: portate a non finire, a costi, fondamentalmente, contenuti.
Menu fisso, a un prezzo che varia tra venticinque e trenta euro
Questa formula, adottata dalla stragrande maggioranza dei ristoratori e che prevede un menu fisso, a un prezzo che varia tra venticinque e trenta euro, con un numero sconsiderato di antipasti, primi e secondi, vino e bevande incluse, è rodato e vincente e ha superato indenne, da diversi decenni, mode e detrattori che gli sono ostili. Tra insalate di mare, alici marinate, fritture di calamari, risotti, cozze scoppiate, pesce spada grigliato è tutt’altro che inconsueto superare le venti portate. Qualcuno storce il naso sostenendo che la quantità smodata di cibo andrebbe a scapito della qualità. In tutta franchezza chi va a Sferracavallo, non desidera razioni misere. Qui non si degusta e occorre arrivare muniti di appetito poiché si mangia a sazietà e, perché no, ci si abbuffa. Le porzioni sono sempre abbondanti, tanto che in alcuni ristoranti sono presenti dei menu “ridotti” con antipasti e primi o antipasti e secondi, inoltre, non è infrequente che i clienti meno mangioni, dopo aver alzato bandiera bianca all’arrivo degli antipasti, chiedano l’asporto di primi e secondi. Una scorpacciata ittica a Sferracavallo è profondamente consigliata. Molti locali hanno una splendida vista mare, per gran parte dell’anno è possibile banchettare all’aperto. I piatti marinari sono cucinati bene, sono gustosi e non fanno male. Solo questo giustifica il prezzo pagato per un lauto pasto che costa quanto un primo in un ristorante di grido alla carta.
Un’esperienza preferenziale per comprendere la generosità della tavola siciliana
Quale ristorante scegliere? In linea di principio offerta e proposta si equivalgono, con differenze minime su piatti, prezzi e servizi. Per cui si può partire dalla piazzetta di Sferracavallo, magari chiedendo agli stessi gestori che saranno lieti di fornirvi tutte le delucidazioni sui piatti della casa. Probabilmente in futuro scriveremo un articolo sui ristoranti consigliati, intanto ora affidatevi al vostro istinto e, a patto di essere consapevoli che assaporerete gusti semplici e intensi da taverna piuttosto che sapori sofisticati da alta cucina, non rimarrete delusi. Per i palati più difficili a Sferracavallo esistono anche ristoranti alla carta con un proposte più ricercate, porzioni ridotte e prezzi, comprensibilmente, più elevati.
Il richiamo del mare. Come arrivare
Si può arrivare da Palermo con l’autobus (linea 628 da Piazza A. De Gaspari) o il treno, anche se l’auto resta il mezzo più comodo. I posteggi pubblici scarseggiano ma al costo di due euro si trovano comodi parcheggi privati. Chi non ama l’attesa e la confusione è meglio che eviti le cene di venerdì e sabato e il pranzo domenicale, giorni in cui è vivamente consigliato prenotare. Uscire satolli dopo essere reduci da un saporito pasto a Sferracavallo è un’esperienza preferenziale per comprendere la generosità della tavola siciliana